Nuovo Testo Unico delle Costruzioni: gettate le fondamenta per una riforma strutturale
Con una proposta di legge delega presentata in Parlamento, si avvia finalmente una revisione storica del settore edilizio e urbanistico italiano. L’obiettivo? Svecchiare un sistema spesso ingarbugliato, partendo dalle fondamenta. A promuovere il cambiamento è l’onorevole Mazzetti, che punta a riunire in un unico testo norme oggi sparse tra leggi, decreti e regolamenti, a cominciare dal DPR 380/2001.
Un Puzzle da Ricomporre
La frammentazione delle regole ha reso negli anni sempre più complesso orientarsi tra permessi, adempimenti e controlli. La nuova legge delega vuole mettere ordine, con un Testo Unico che aggiorni linguaggi, procedure e criteri, riducendo la burocrazia e accelerando i tempi. Il governo avrà sei mesi per tradurre i principi indicati in decreti attuativi, coinvolgendo ministeri, Regioni e enti locali.
Cosa Cambia per Cittadini e Professionisti
Tra le novità più attese c’è la semplificazione dei titoli abilitativi: invece di una giungla di autorizzazioni, basteranno tre strumenti.
- Il permesso di costruire per interventi rilevanti (come una nuova palazzina);
- La SCIA (una semplice comunicazione) per modifiche di media entità;
- Il via libera immediato per lavori minori, senza richiedere permessi.
Non solo: si introduce un’Anagrafe delle Costruzioni per mappare lo stato degli edifici e si aggiornano le Norme Tecniche delle Costruzioni, con focus su sicurezza sismica, responsabilità dei professionisti e obblighi assicurativi.
Distanze tra Edifici e Riqualificazione
Una delle questioni più dibattute—le distanze minime tra le costruzioni—troverà regole chiare, lasciando però spazio a deroghe per i Comuni che puntano a recuperare aree dismesse o valorizzare il patrimonio esistente. Un segnale forte verso la rigenerazione urbana, che dovrà andare di pari passo con la lotta al consumo di suolo.
Documenti Digitali e Sportelli Unici
Addio alle code in municipio: la digitalizzazione dei procedimenti sarà obbligatoria, con sportelli unici online e modelli uniformi in tutta Italia. Le amministrazioni dovranno autocertificare i dati in loro possesso, evitando ai cittadini di presentare documenti già in archivio.
Sostenibilità al Centro
La riforma spinge su innovazione ambientale e inclusività, chiedendo ai progettisti di integrare criteri di efficienza energetica, accessibilità e resilienza nelle nuove costruzioni. Priorità al recupero degli immobili esistenti, con sgravi e incentivi previsti per chi riqualifica invece di demolire.
I Prossimi Passi
I decreti attuativi dovranno passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari. Un percorso non semplice, ma necessario per garantire coerenza tra le norme.
Perché è Importante
Se applicata con visione, questa riforma potrebbe davvero rivoluzionare il settore: meno attese per i permessi, meno contenziosi sulle interpretazioni delle leggi, più trasparenza sui rischi sismici e strutturali. Una sfida cruciale, soprattutto in un’Italia che ha bisogno di interventi rapidi per casa, infrastrutture e transizione ecologica.
Insomma, il cantiere normativo è aperto. Resta da vedere se, una volta varato, il nuovo Testo Unico reggerà alla prova dei fatti.